Una costellazione di chitarre e parole: Trascendere Respirare Esistere è un album di rock d'autore ed è unito a un libro. Il duo bresciano I Rumori Di Via Silvio Pellico, al suo terzo disco, è composto da Daniel Zamboni e Stefano Ricca e utilizza voci, chitarre, basso, tastiere e batterie digitali. Le 11 tracce scorrono come un nostalgico film in bianco e nero: la preghiera noir-jazz Proteggimi dalla crudeltà del mondo, le malinconiche istantanee italiane di Io non so e de Il tuo ritorno, il rock di Guardi lontano, la lenta ballata liturgica Polaroid, la pausa di "raccordo" di Link a metà album, la canzone d'amore trascendentale Shelly, l'incertezza e il colpo di tosse de L'avenir, la chitarra acustica cantautorale di Immaginare è sentire. "Anche il mutuo è amore": l'inizio del coro a cappella di Non servirà l'amore è fulminante. I sussurri, l'arrangiamento strumentale e l'intenso spoken word di Spiaggia 39 chiudono il disco poeticamente, in stile Offlaga Disco Pax.
In generale i brani, spesso lunghi e sostanziosi, hanno testi profondi e ispirati, parti strumentali elaborate, una produzione ben fatta, suoni accattivanti e un particolare immaginario di riferimento, che non contempla la sintesi tra i suoi criteri creativi e che qua e là sembra richiamare i canti di chiesa. Trascendere Respirare Esistere è un lavoro omogeneo che costringe a fermarsi ad ascoltare e che quindi pone davanti a un bivio: o si accettano l'impegno e lo scenario oppure si cambia canale. Questo è l'unico punto su cui forse il progetto I Rumori Di Via Silvio Pellico può riflettere per il futuro: continuare così, nella ricerca artistica della propria poetica, o provare ad allargare le maglie?
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