Dopo la pubblicazione frammentaria di alcuni singoli, il cantautore siciliano giunge al secondo LP che forse non a caso esce a ridosso del Festival di Sanremo
Il cantautore siciliano Gero Riggio, in arte semplicemente Gero, torna con un nuovo lavoro sulla lunga distanza, “Un anno in più”, il secondo della sua carriera, che giunge a ben undici anni di distanza dal precedente “Guardando nel mio specchio”. La voce dell’artista, sempre in primo piano per meglio scandire i testi dall’attitudine emozionale, effonde linee melodie zuccherine e orecchiabili su impasti fatti di materia pop elettronica, perfettamente cesellati con un evidente manierismo di mestiere che costruisce gabbie sonore intorno all’originalità dell’artista, imprigionandola tra arrangiamenti a forma di cliché sanremese.
Le undici tracce (dieci canzoni più l’introduzione strumentale) alternano sapientemente e con grande dinamica pezzi più movimentati ed energici (come il singolo “Dieci & love”, nel repertorio del cantautore sin dal 2015) e altri dai ritmi rallentati e le orchestrazioni più articolate (“Veleno” o “Tutto quel poco che ho”).
Già a partire da “L’amore salva”, la traccia d’apertura, si comprende che la direzione di Gero è quella di un certo pop che a cavallo del terzo millennio si definiva “mainstream” (o commerciale), con richiami che oscillano tra Gigi D’Alessio, Paolo Meneguzzi e Massimo Di Cataldo solo leggermente modernizzati dalle sonorità elettroniche, per cui i nostalgici dell’epoca troveranno in questo disco pane per i loro denti.
Da segnalare su tutte “Svuoto il bicchiere”, dedicata a Paolo Borsellino, e “Un’estate (a ritmo di dance)”, che ben si presta come colonna sonora delle notti estive spensierate.
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La recensione UN ANNO IN PIU' di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-23 19:55:19
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