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Filtro 2020 - Emo, Shoegaze, Punk rock

Filtro
23/02/2020 - 17:55 Scritto da Doriana Tozzi

Un ottimo esordio per la band campana che dimostra di saper scrivere canzoni intense con testi in italiano che sublimano le sonoritĂ  internazionali

Un debutto a gamba tesa per i campani Tenue, ovvero Antimo Cardilicchio (voce e chitarra), Angelo Giaccio (chitarra), Giovanni Castaldo (basso) ed Eloise Canciello (batteria e voce), che approdano senza mezze misure nel mondo discografico con “Filtro”, primo lavoro sulla lunga distanza che in undici brani “filtra”, appunto, la realtà circostante distillandone gli elementi per mostrarceli “derealizzati” attraverso gli occhi del quartetto. “La derealizzazione ha spinto alla scrittura della maggior parte dei testi dell’album, per provare ad avvicinarsi a chi, nella sua calma apparente, ne vive l’isolamento”, spiega il comunicato stampa che accompagna il disco, e infatti a livello di tematiche l’album raccoglie tormenti e malesseri tanto personali e intimi quanto comuni, mettendone a nudo lo stato di alienazione, di solitudine e a volte di rabbia che possono generare.

Anticipato da ben quattro brani (“Forse” e “Lieve” usciti già nel 2018, anno della formazione della band, poi “Traccia” nel 2019 e più di recente “Annegare”), questo disco si nutre di melodie malinconiche e le mastica con riff potenti e inquieti rappresentando un quadro a tinte emo e dall’immaginario shoegaze su cui si riversano qua e là schizzi rock che zampillano tra urla laceranti e distorsioni abrasive. Tra le trame sonore di “Filtro” traspare comunque una luce leggera e delicata che diffonde speranza e soprattutto – come sottolinea la band – empatia per chi vive le stesse condizioni dei protagonisti di questi brani: “Dimentica il dolore, adesso è anche il mio” (da “Contatto”). E questa luce esplode definitivamente in un tripudio di emozioni nell’ultima traccia del disco (un pezzo strumentale che consolida il fil-rouge dell’album già dal titolo: “Derealizzazione”), in cui ormai non c’è più bisogno delle parole ma è il potere evocativo della musica, crescendo di intensità e deflagrando infine come una stella infuocata, che brucia tutta la sofferenza mostrando tra le macerie la via per un nuovo inizio.

Un ottimo esordio per i Tenue, che con questo full-lenght dimostrano di saper scrivere canzoni intense i cui testi in italiano sublimano le sonorità internazionali rendendo la loro proposta originale e coinvolgente.

 

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