ORGALESS di Lig. Ot è la scienza del suono applicata alla fantasia della mente
ORGALESS di Lig. Ot non sarà forse il disco più facile e immediato del mondo da ascoltare ma certamente è uno di quelli, almeno dell'ultimo periodo, che in modo più plastico di tutti mostra cosa sia la scienza del suono applicata alla fantasia della mente. Per poter comprendere questa nostra frase basta ascoltare il primo pezzo, la bellissima Polmoni. La traccia d'esordio infatti contiene in nuce tutte le caratteristiche principali del disco dell'artista pistoiese. Ovvero una cura dei suoni certosina, in cui ogni rimando, ogni eco, ogni arrangiamento risponde perfettamente a quello successivo senza però scordarsi della, per così dire, lezione del precedente.
Un sapiente gioco ad incastri quindi però che funziona anche al contrario, visto che la dissonanza, intesa sia dal punto di vista squisitamente musicale che anche concettuale è ben presente nel lavoro di Lig. Ot. Lavoro che, è bene ricordare, non è solo frutto di una mente ma anche di numerosi feat che non fanno altro che arricchire ORGALESS di un peso specifico maggiore. Certo, se poi dovessimo trovare proprio il pelo nell'uovo va anche detto che verso il finale il disco perde un po' di mordente ma è davvero un aspetto di poco. Quello che è importante, quello che rimane è il viaggio attraverso il labirinto di una mente abitata da suoni e echi di puro ambient sperimentale.
---
La recensione ORGALESS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-09 09:30:35
COMMENTI