Un esordio graffiante e carico d’energia per la band di Modena che mostra di avere stoffa e buone idee da sviluppare
Riff di cemento armato vengono pompati con veemenza fuori dalle casse appena parte “10 grammi”, opening track e primo singolo de “La giusta distanza”, esordio discografico dei modenesi Gres, capitanati dalla potente voce di Camilla Andreani, che lungo le otto tracce di questo disco avrà modo di farsi valere tanto nei momenti più introspettivi e morbidi quanto in quelli più urlati (seppur con qualche imprecisione durante questi ultimi).
Certo è che le “nebbie perenni della provincia modenese” devono essersi infiltrate tra i pori cutanei del quartetto (che oltre a Camilla annovera Davide, Marcello e Simone) inumidendone a dovere i fertili terreni fino a far germogliare arbusti massicci dalla folta chioma di foglie aguzze e taglienti che proiettano ombre inquiete sul suolo ruvido.
Arrangiamenti e produzione colti a piene mani dagli anni 90 fanno il resto, dando il meglio di sé nella prima parte del lavoro, con il succitato “10 grammi” ma anche con la fiaba distorta di “Rebecca” e con la costruzione articolata e dinamica di “Sacrosanto”. L’energia resta alta anche nel resto del disco benché i pezzi cominciano a diventare un po’ più derivativi (la parte strumentale di “Spezzata con grazia” ad esempio ricorda i Verdena di “Elefante”) e si perde un po’ la messa a fuoco generale. Tuttavia un debut album ricco di spunti interessanti e carico d’adrenalina, che pone una prima pietra solida e robusta per il castello dei Gres.
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La recensione La Giusta Distanza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-17 11:47:00
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