Il pop classico, fresco e contemporaneo di Franz è un cineteatro che proietta musica
Se “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati fosse un romanzo del 2020 avrebbe come colonna sonora Settembre di Franz, cantautore e compositore di Vimodrone (Milano). Il pop classico, fresco e contemporaneo dell'album Dietro a ogni cosa infatti è un cineteatro che proietta musica: un'orchestra di archi e fiati suona nella buca sotto al palco mentre le immagini prendono vita sul grande schermo, da L'America dei sensi all'Aldilà de Il lungo addio. Non a caso i videoclip di Settembre e L'America sono veri e propri cortometraggi d'autore. Franz si rivela poi cantastorie ne La canzone popolare, si perde nell'amore dei Ricordi, mostra una vena intima e spirituale in Dietro a ogni cosa e balla con la festa musicale di Fred Astaire, fino alla chiusura ritmata e molto "cantautorale" de Gli specchi.
Francesco Riva in arte Franz, diplomato in Composizione (classica) al Conservatorio di Milano e in batteria (punk-rock) all’Accademia di Musica Moderna, compone colonne sonore per pubblicità, lungometraggi e installazioni: per questo progetto solista, che vuole unire cantautorato e musica per film, ha scritto e orchestrato tutte le parti di un ensemble classico di 9 elementi (contrabbasso, violini, clarinetto, corno, tromba, batteria...), oltre a cantare e a suonare il suo pianoforte. La voce è pulita e spontanea, i testi vibrano sul giusto filo teso tra semplicità e leggerezza e la produzione è ben fatta: i brani di Dietro a ogni cosa sono curati con fantasia ed epica cinematografica, per un ascolto piuttosto piacevole.
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La recensione Dietro a ogni cosa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-02 18:41:28
COMMENTI (2)
@GIUMA Grazie mille, sono felice che il disco ti sia piaciuto!
una bellissima scoperta.