Un ex mc che partecipa al Tecniche Perfette reinventatosi cantautore. Cosa combina Guccini...
Allora, mi sono auto assegnato questa recensione per un unico motivo, il titolo mi ha causato simpatia. Non avevo ancora ascoltato il disco, mi sono ritrovato un commento sotto un mio articolo, un messaggio su Instagram, uno su fb. Non avevo ancora riconosciuto il mittente, mi ringraziava per una recensione che ancora non avevo scritto. Anche se lo avessi stroncato. Con un nome del genere non poteva che essere un fattone. L’avevo già inquadrato, lo capisco: “stai tranquillo man”.
“Meglio farsi mordere il naso che farsi rodere il culo passerei le giornata completamente fatto se non fosse che l’erba mi da paranoie che nemmeno pensare al futuro”. Percepivo vibe positive, in effetti, Piovono Gatti e Cani è un lavoro estremamente piacevole. Stefano è della mia stessa generazione, ho trovato molto funny la sua storia: un ex mc che partecipa al Tecniche Perfette reinventatosi cantautore. Cosa combina Guccini...
Santa pazienta è contraddistinta da un sound à la Machete, la title track, forse, una parodia di Junior Cally. Ma il risultato più esemplificativo è la quinta traccia contenuta nel disco, Pizza Americana, forse il momento più alto dell’album, un personale rivisitazione lo-fi degli stilemi capitolini di Coez e Franco 126. Momenti acustici e cantati si alternano con naturalezza a barre serrate accompagnate dall’ukulele, accento romano marcato, nulla di estremamente innovativo, sia chiaro, quando uno scompiglio d’ingredienti già conosciuti (e apparente inaccostabili) mixati con gusto e rinnovata freschezza.
Forse c'è da aggiustare un po' il tiro, dare uniformità al sound facendo emergere gli aspetti più convincenti dell'album, nulla di tragico. Nel complesso, un ottimo lavoro.
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La recensione Piovono Gatti e Cani di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-03 16:06:00
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