Nu metal, trash metal e HC. Questa la cifra stilistica dei Mothercare in “Traumaturgic”, cifra che condividono con tante altre band e che va relativamente di moda in questi ultimi tempi, corsi e ricorsi. Se quindi il genere scelto cade su un callo, non per questo il gruppo veneto non dimostra di essere capace ed all’altezza del compito, spaziando dai Sepultura ai Meshuggah con scioltezza.
Oltre all’indubbia prova di capacità, a loro vantaggio va una realizzazione sine macula dell’intero disco ed ospiti come Davide Tiso (Ephel Duath) ed il compianto Mieszko Talarcyzk (Nasum). Buone prove come “Traumaturgod” o “Slow shadows” dimostrano che l’impegno profuso non è stato affatto vano, ed in genere tutto “Traumaturgic” si mantiene tirato, cattivo, secco, solido e convincente.
Il disco è quindi un buon episodio, certo non pane per tutti, ma chi segue e gradisce il genere saprà apprezzarne il livello, e non ne resterà deluso.
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