"La stanza verde" amalgama gli stili, rivive nei riverberi della voce, dona una sensorialità maggiore al progetto
"La stanza verde" è il secondo ep della produttrice, cantautrice e artista Margo Sanda.
Un ep dal respiro internazionale, dal sound che spazia e valica i confini, un connubio di sensazioni, di energie che si sprigionano all'interno di una stanza dove tutto è concesso, dove riconoscersi, dove essere realmente ciò che siamo.
Una sorta di liberazione, di catarsi verso l'alto, mediante un suono sperimentale, dolcemente elettronico e orientaleggiante come per il primo brano: "Aspettami".
"La stanza verde" amalgama gli stili, rivive nei riverberi della voce, dona una sensorialità maggiore al progetto, un intreccio di una miriade di tracce, per darne vita ad una sola, quella finale.
Margo Sanda ha fame di sensazioni, di evocazioni, di simbolismi. L' ep si basa fortemente sulla sapiente scelta e sulla giusta miscela del sound, che risulta essere frammentario, ma che infine si rivela autenticamente unitario, in un gioco di suggestioni tra cantautorato e dreamy pop.
Eco di ricordi che ritornano prepotenti, suoni di posti lontani, immagini di mete raggiunte, la stanza verde è come il vaso di Pandora, dopo essersi aperta, nulla è più come prima.
Un modo per donarsi e scivolare nel proprio io, immergersi, conoscersi e stare in pace. Un progetto che va oltre la musica stessa, un senso di appartenenza che si ricerca nel mondo o talvolta in una stanza.
---
La recensione La Stanza Verde di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-08 00:00:00
COMMENTI (1)
Bello, proprio piacevole