Un rigoroso prodotto alt-rock: i Soria dimostrano che c'è ancora strada da percorre nel genere
Dare lustro alla scena dall'interno, collegando con un ponte ideologico i più recenti due decenni; da padri fondatori a figli che stanno (re)imparando i linguaggi della musica alternativa, i Soria tornano con un nuovo disco che suona come una rassicurazione, infatti si intitola “Ricevuto, grazie”.
Sei tracce che suonano con disciplina alt-rock ed emotional, rinverdendo i fasti del genere che all'alba degli anni '20 ha un po' perso il suo focus principale: tra riverbi melodici di chitarre e tamburi ora picchiati ora appena sfiorati l'intero ascolto propone atmosfere sognanti, organiche ma al tempo stesso coerenti. Il risultato è che, ad esempio, i sette minuti di “Blu” scorrono via in un leggero flusso di intimismo emotivo, confermando quanta perizia ci sia dietro la fase compositiva di queste canzoni.
Il messaggio che inviano i Soria è ben chiaro: la musica non perde smalto nel corso del tempo, quando è fatta con cuore, competenza e giusto entusiasmo artistico. Che siamo avvezzi al genere oppure no, ad una comunicazione del genere si può solo rispondere “Ricevuto, grazie”.
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La recensione Ricevuto, grazie. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-03 17:22:56
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