Testi profondi e arrangiamenti semplici per Narratore Urbano
Fine delle trasmissioni di Narratore Urbano vive di una dicotomia che, in fondo, è un po' il suo tratto distintivo. Già perché da un lato abbiamo i testi, profondi, inquieti, quasi degli spoken-word più simili ad atti di poesia che a vere e proprie canzoni e poi gli arrangiamenti degli stessi pezzi che, al contrario, sono semplici e elementari. Ecco questa dicotomia che abbiamo ravvisato praticamente in ogni pezzo di questo Fine delle trasmissioni in realtà non l'abbiamo percepita come un difetto. Prendiamo ad esempio Granchietti, quinta traccia nonché quella che maggiormente ci ha colpito: la differenza tra il testo e la musica è netta, nettissima anzi ma funziona. Una volta tanto la coesione in un impasto non porta ad una ricetta mal eseguita ma anzi dona al piatto, per così dire, un sapore più proprio, un gusto più deciso e un aroma unico nel suo genere.
Narratore Urbano costruisce i suoi testi per immagini prima evocative e poi molto concrete, in un gioco, fatto di continui strappi e ritorni che è quasi sempre sfidante per l'ascoltatore, che deve infatti tenere alta la soglia di attenzione. Per questo motivo Fine delle trasmissioni è un album non semplice, al netto di quanto detto sugli arrangiamenti: tuttavia mai ci saremmo aspettati di trovare tanta profondità in un granchietto no?
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La recensione Fine delle Trasmissioni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-01 08:12:00
COMMENTI (1)
Un poeta del nostro tempo!