Ruje è un ponte di musica elettronica che unisce la tradizione all'oggi
Trovarsi di fronte a un album come Ruje è come avere in mano una vecchia fotografia di sè stessi: a tratti può risultare sbiadita o rovinata, ma ci racconta precisamente chi eravamo e, in parte, chi siamo ancora.
I Form Follows arrivano con questo loro secondo album dimostrando una forza identitaria degna di quella posseduta dalle stesse registrazioni cui si ispirano.
«Ruje - semplicemente Due, in dialetto Lucano - nato come un esperimento sulle registrazioni effettuate da Diego Carpitella e Ernesto de Martino in Basilicata all’inizio degli anni cinquanta. I campionamenti di musiche tradizionali uniti all’elettronica dei Form Follows, formano un ciclo temporale che lega insieme passato e presente».
Così gli autori spiegano le 9 tracce cui hanno dato vita attraverso materiale audio antico di quasi settant'anni.
"Luci" riesce ad amalgamare armonicamente la batteria di Giacomo Crimei e canti tradizionali di bambini, mixati e sintetizzati con cura; chiude un trascinato assolo di chitarra elettrica. "A li ruje" sa come dare ritmo a linee canore dal sapore intenso. "Frantoio" è forse il pezzo simbolo di questa raccolta: nella prima parte i mixaggi di batteria e chitarra calcano sull'aspetto elettronico del lavoro del duo Saggese-Conti, mentre la seconda parte sembra cambiare faccia, dando spazio a quelle sonorità che raccontano tanto del sud-Italia quanto del nord-Africa. Il risultato è un vero e proprio viaggio da gustarsi ad occhi chiusi. Sulla stessa linea prosegue "Lucive", dove la sei corde fa da controcanto alla voce quasi selvaggia di una donna in assolo. Di nuovo, prende ritmo sul finale, incupendo i toni dell'album.
"Intermezzo", come vuole il nome, sa come spezzare la tensione accumulata in questo centro d'album, regalando un pezzo che sa di mare e festa. Segue "Sogno", che congeda gli ascoltatori creando una buona carica di batteria su un velo di -quasi oniriche- voci maschili.
"Epilogo" e "Introduzione", reciprocamente a inizio e chiusura d'album, sono due chicche capaci di creare il mood giusto e di raccontare gli intenti degli autori. Se possiamo permetterci, in queste due brevi composizioni sembra essere contenuta l'anima più selvatica del Ruje dei Form Follows.
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La recensione Ruje di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-09 18:53:22
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