L'indie-rock venato di shoegaze degli Aim è davvero di grande qualità
Ascoltatevi Sweet Turquoise, la traccia numero nove del nuovo album degli Aim, Gravity. Ecco arrivati al quinto disco la band brianzola ha, forse, raggiunto davvero una maturità e una unicità e nel suono e nella composizione delle proprie canzoni, rare nel panorama musicale italiano e non. Già perché gli Aim, e la già citata Sweet Turquoise ne è la prova, riescono a realizzare un lavoro di grandissima qualità anche e soprattutto per l'attenzione e la cura riposta negli arrangiamenti. Infatti muovendosi in un genere che potremmo definire, senza paura di venire smentiti, come una sorta di indie-rock venato di shoegaze e con qualche incursione nel dream-pop, i brianzoli in canzoni come Poisoned per esempio, dimostrano come sono ormai siano maturati tantissimo nel corso del tempo.
Ed è proprio un disco che dà valore al tempo, al tempo passato insieme, al tempo passato come band questo Gravity. Una forza che, esattamente come la forza di gravità evocata nel titolo, è tanto evidente quanto lieve e ricolma di grazia. Infatti anche i pezzi più morbidi e delicati del disco funzionano. Forse, ma è proprio un esercizio da criticoni di professione, se proprio dovessimo trovare un difetto a tutti i costi in questo lavoro potremmo dire che parte un po' in sordina. Ma in fondo la qualità è talmente alta che anche nei momenti meno felici la gioia che si prova nell'ascoltare questi pezzi è proprio epidermica.
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La recensione Gravity di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-16 00:00:00
COMMENTI (1)
Bellissima recensione. Complimenti a tutti!
Stay strong