C'è spazio per il cantautorato classico oggi in Italia? Sì, certo, se però è fatto a modino come quello di TOTA
Saggio breve di TOTA, uscito anche come singolo qualche tempo fa, è un ottimo esempio per ribadire un concetto di una certa rilevanza in ambito sicuramente musicale ma anche, perché no, in senso più ampio, culturale in Italia. Ovvero il concetto secondo cui al giorno d'oggi è possibile fare un cantautorato di stampo più o meno classico nel nostro Paese se però si rispettano almeno tre regole.
La prima è quella di avere dei testi scritti in modo impeccabile, non solo a livello sintattico ma anche e soprattutto per quanto concerne l'assonanza tra note e parole. La seconda è quella di affidarsi ad arrangiamenti semplici ma che non suonino triti: non inseguire le mode ma incarnare una sorta di duraturo canone che non tramonterà mai. La terza e ultima regola è quella di, almeno in un ambito, essere un caso unico, avere nei propri pezzi un argomento, un'angolatura o un punto di vista assolutamente proprietario.
Ecco La Sindrome del Giorno Dopo di TOTA rispetta, in pieno, tutte e tre le regole sopra descritte e perciò lo possiamo sul serio indicare come uno degli esempi più luminosi, interessanti e concreti della scena cantautorale italiana. Infatti i suoi testi sono scritti benissimo, i suoi arrangiamenti non sono certo banali ma neppure d'avanguardia e, soprattutto, come racconta lui le piccole pieghe emotive che, magari per una cosa banale, una giornata improvvisamente prende non lo fa nessuno. Partendo da Saggio Breve, il nostro pezzo preferite del disco, possiamo dirvi alla fine della recensione che TOTA merita il vostro tempo.
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La recensione La Sindrome del Giorno Dopo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-08 08:13:55
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