432Hz è il titolo del primo disco in studio dei Cheekbonez, giovane band della provincia di Caserta attiva con questo nome dal 2016 e con un paio di ep pubblicati prima di questo lavoro più corposo.
Il disco è composto da dodici tracce che miscelano rock alternativo e punk rock con sonorità che si avvicinano a quelle degli anni Novanta. A differenza delle altre band che si approcciano al punk rock, questi quattro ragazzi casertani non si fanno bastare i due o tre minuti a pezzo e confezionano un disco in cui parecchie tracce oltrepassano i quattro minuti, sforando i canoni classici del genere. Ne viene fuori un album abbastanza lungo e compatto, di quelli che non se ne vedono più da tempo. Distorsioni e voce sporca sono le potenti armi a disposizione, insieme a una verve complessiva che sin dai primi ascolti appare abbastanza convincente. Brani come "Brainwashing" e "U.F.R." risentono delle influenze dei vecchissimi Green Day, per intenderci quelli dei tempi di Dookie e di Nimrod, con parecchie spruzzate di Offspring qua e là. Ma ci sono anche passaggi più accattivanti, come le melodie quasi post rock di "Event Horizon" e il riff ai limiti del metallaro di "Direction Nowhere".
Insomma, tanta carne al fuoco in questo primo disco concepito per essere tale. La band dimostra una buona attitudine al mestiere e, oltretutto, propone un sound che riesce a non apparire superato dai tempi. All'interno troviamo una buona dose di rumore e rabbia in chiave pop punk dei bei tempi andati, dei buoni spunti e un ottimo approccio che, continuando a lavorare, possono far togliere a questa band campana delle belle soddisfazioni.
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