Mr. Bizarro & The Highway Experience Hello Hell 2005 - Punk, Noise, Indie

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I Mr.Bizarro & The Highway Experience sono quasi strepitosi. E per qualcuno il "quasi" sarà di troppo. Quindi, se volete, toglietelo. Perchè questi signori sanno fare danni clamorosi. Nevrotici come una indie band di provincia. Lievemente glammati nell'immaginario. Fottutamente e assolutamente rock'n'roll in tutto il resto. Ma proprio rock'n'roll. Anzi, pure un po' hard core. E persino un po' sperimentali quando si allontanano dalla melodia e pescano rumori in garage.

"Hello Hell" è un demo, autoprodotto così bene che la Midfinger ha deciso di strapparlo all'anonimato per arruolarlo nel suo catalogo. E la scelta va applaudita, perchè questi bizzarri sono un portento, a partire dalla line-up. Il nuovo batterista degli One Dimensional Man a battere il tempo. Una bassista coi capelli neri scappata dai Jane's Addiction. Un chitarrista che sembra inventato da uno scrittore di racconti cyberpunk. Una gran figa che canta e urla come fosse Pj Harvey o Patti Smith. Italiani per sbaglio, ma stranamente credibili e convincenti, per compattezza, gusto ed impetuosità. Addirittura maestosi quando cambiano marcia e innescano la loro parte infernale.

Dieci ballate tiratissime, colme di schizofrenia, distruzione, pompini, litanie sataniche, romanticismo malato. Un susseguirsi di sinestesie tra cervello e stomaco, giocate su combinazioni frenetiche di fragore chitarristico e compulsioni ritmiche. In mezzo, tanti riferimenti a Jon Spencer, Jesus Lizard, Black Rebel Motorcycle Club, Sonic Youth. Insomma, un macello. Manca purtroppo quella creatività che potrebbe renderli band di culto, perchè il disco procede a colpi di istinto e talvolta la scrittura appare finalizzata al puro sfogo, disperdendo l'ispirazione in alcuni prevedibili automatismi. La personalità però fa la differenza e tiene in piedi le canzoni anche quando sbagliano direzione. Se a questo aggiungete che i loro concerti sono microguerre mondiali di faccia tosta, presunzione e passionalità, occorre ammettere che il nord-est ha scovato un'altra bella realtà. Attendiamoli al varco per un possibile grande disco.

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La recensione Hello Hell di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-12-04 00:00:00

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