Etereo e leggiadro
Non poteva forse esserci titolo più corretto per questo Meet Rainbow. Già perché il lavoro Alessandro Argento è davvero quello che si può dire un disco etereo e leggiadro, in cui l'arcobaleno ne è un po' il suo corrispettivo oggettivo. E allora spazio, grande spazio ad un ambient elegante e soave, in cui i suoni dolci si sposano perfettamente con i ritmi un attimo più rilassati. Rispetto a tanta, troppa musica contemporanea che vanamente insegue la velocità qui ci si prende tutto il tempo del mondo.
E in fondo proprio sull'ambiguità, per meglio dire ambivalenza tra tempo metereologico e tempo intimo che gioca e lavora l'intero disco. Disco di di musica d'avanguardia certo, quindi non pop ma neppure artatamente oscuro o, peggio, complesso perché fa figo così. Magari per chi chiede dai propri ascolti qualcosa di forte a prescindere non gusterà al cento per cento tutto ma fidatevi il lavoro è buono. Molto buono.
No Argenio è leggiadro anche nei suoi arrangiamenti così giusto per il mood generale del disco. Leggiadro abbiamo detto e ripetuto, non etereo e consistente eh, intensi. Disco che, ne siamo convinti, proprio come gli arcobaleni delle leggende alla fine fa scovare una pentola d'oro. O comunque di gran belle canzoni.
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La recensione Meet Rainbow di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-20 08:27:21
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