"La voce di nessuno" è un esordio complessivamente troppo poco maturo, le cui canzoni avrebbero bisogno di ulteriore lavorazione per poter raggiungere un'identità chiara e definita.
EP d’esordio del solista monzese Arby, “La voce di nessuno” si presenta con quattro tracce: le prime tre presentano delle sonorità abbastanza convenzionali riconducibili al synth-rock, con una maggiore enfasi sul secondo termine del binomio; l’ultima traccia è invece piuttosto differente dalle precedenti, trattandosi di un pezzo esclusivamente al pianoforte e dall’atmosfera di una ballad.
Sfortunatamente le prime tre canzoni non risultano particolarmente incisive o memorabili: pur non essendoci difetti o errori evidenti, i brani risultano troppo anonimi e generici. Non si riesce a percepire un’identità autentica che li caratterizzi e doni loro vita, e il risultato non riesce a colpire le orecchie dell’ascoltatore. Le cose cambiano con “Il tuo pianoforte”, l’ultimo pezzo dell’EP: se da un lato la sua estraneità rispetto al mood prevalente nel disco potrebbero farlo apparire come una sorta di bonus track, dall’altro finisce per risultare l’episodio più convincente dell’album, grazie alla sua malinconica dolcezza.
Complessivamente “La voce di nessuno” è un esordio troppo piatto, le cui canzoni suonano acerbe e prive di quel quid necessario a farle risaltare; un’ulteriore lavorazione avrebbe dato loro un’identità e una maturità appropriata, sottraendole al rischio dell’anonimato.
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La recensione LA VOCE DI NESSUNO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-31 13:54:47
COMMENTI (1)
Grazie della recensione... farò tesoro di ciò che avete scritto per rendere migliore il mio nuovo album che lentamente sta nascendo!!!