È sicuramente un lavoro interessante “Ho la faccia di chi?”, l'EP di Locked, rapper romano classe '93. Il suo hip hop è sui generis, contaminato su più fronti, da diverse influenze: questo ne arricchisce suono ed esperienza dell'ascoltatore, e rende il disco un prodotto valido e singolare.
A sostenere le barre (e più in generale la voce) di Locked in questo disco troviamo una fase strumentale suonata da chitarra e batteria. Il suono che che ne risulta è convincente, analogico e si rivela in grado di adattarsi al mood della canzone e allo stato d'animo che il brano propone.
La chitarra è ben suonata, spesso solo toccata (“Cartier”), altre volte suonata con più intensità e più raramente (ad esempio la title track “Ho la faccia di chi?” o l'ultima traccia “California”), a supporto dei brani più rock, c'è una chitarra elettrica.
Locked si muove tra scenari diversi, a partire dall'hip hop (mondo dal quale proviene) che si sente in tutte le tracce, in misura diversa, ma è come un leit motif che non scompare mai durante l'ascolto di tutto l'EP.
Ma sarebbe riduttivo dire che siamo di fronte ad un disco solo hip hop. Le strumentali suonate accompagnano una voce che è in grado di affrontare contaminazioni diverse: indie, rock, pop; “Cortney Love” potrebbe addirittura ricordare qualche traccia dei Ministri.
Sicuramente non siamo di fronte ad una novità assoluta, l'ibridazione del rap è quasi una consuetudine, ma la direzione che prendono i brani di questo disco è molto interessante ed il risultato finale più che convicente.
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