Perchè fare un disco come “PongMoon – Sognando Nick Drake” a firma Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo? Sorge spontanea la domanda dopo averlo ascoltato. Si tratta della ripresa – onesta e suonata discretamente bene (a parte una pronuncia inglese un po' così), va detto - di nove brani del compianto Nick Drake con particolare attenzione al suo album più celebre “Pink Moon”. O perlomeno così lascerebbero intendere il titolo e la copertina, perchè di questi nove pezzi soltanto tre sono estratti dalla fondamentale opera di Drake pubblicata nel 1972, mentre gli altri pescano dal restante (e purtroppo breve) repertorio drakeiano.
La copertina è molto espressiva, con la citazione di quella di “Pink Moon” rifatta col pongo dallo stesso Angelini, che sa molto di amore autentico, considerato il lavoro manuale puntiglioso di ricostruzione dell’immagine. Anche il retro riprende la fotografia del disco di Drake, che qui nel suo cammino incontra Angelini e D’Erasmo in qualità di musicisti di strada. Solo che con il pongo si possono fare cose diverse, si può dare libero sfogo alla propria fantasia, al proprio estro creativo. Che qui mancano.
L’interpretazione è assai rigorosa ed è per questo che ci si chiede il perchè di un disco come “PongMoon”. Perchè scomodare un autore di culto come Drake cercando accostarsi al suo inimitabile talento? Sono dell’idea che una cover vada decisamente personalizzata, altrimenti ci si limita a fare come le tante cover-band che affollano le birrerie. Se invece questo disco doveva essere per Roberto Angelini un tentativo di scrollarsi di dosso la pesante etichetta di cantante “leggero” dovuto all’effetto di “Gattomatto”, beh, anche in questo caso la scelta non pare delle migliori. Meglio sarebbe stato fare un disco di inediti. Una bella prova originale avrebbe riportato Angelini sulla retta via della canzone d’autore, nella quale naviga perfettamente a suo agio, liberandosi per sempre di quel “Gattomatto” dal quale sente la necessità di discostarsi con determinazione. La via della “luna rosa” è stata già percorsa. Ora non resta che porre via la “luna di pongo”, attendendo il vero album dell’Angelini ritrovato.
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La recensione Pong Moon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-11-02 00:00:00
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