L’esordio solista dell’ex Flying Vaginas prende coscienza del tempo che passa senza scalfire la travolgente energia adolescenziale
Primo lavoro solista per Ettore Pistolesi, che firmandosi sempre Wellworn Banana (pseudonimo con il quale l’avevamo già conosciuto nella formazione dei Flying Vaginas) dà alle stampe “Anytime” per offrirci uno spaccato della sua concezione musicale fuori dalle orbite delle diverse band in cui ha militato e milita. A dire il vero quest’orbita è solo in parte nuova, poiché, pur essendo abbastanza distante da progetti come Esercizi base per le cinque dita o PopTones, continua ad avere qualche tratto in comune con i succitati Flying Vaginas, evidenziando quindi una evoluzione coerente che l’artista frusinate declina tra i suoi vari progetti.
“Anytime” si presenta quindi come un uragano di umori tardoadolescenziali rielaborati dopo aver intravisto nello specchio i primi capelli bianchi, una sorta di presa di coscienza del tempo che passa (che riecheggia nelle più mature trame melodiche dal retrogusto malinconico) ma che pure non porta via con sé l’energia adolescenziale e non cede troppo alla disillusione. Tra le 9 tracce di questo lavoro troviamo quindi gli effetti ovattati che abbracciano la voce mentre sotto scorrono fiumi di chitarre dilatate dai quali si sollevano nubi di riverberi shoegaze che si muovono spinte dai ritmi quasi sempre inquieti e travolgenti dei brani.
Se l’introduttiva “P.” ci accoglie morbidamente in questo disco, è con l’esplosione delle distorsioni e le tachicardie della sezione ritmica che Wellworn Banana raggiunge la sua dimensione ideale (“Blast Off”) soprattutto quando gli sfugge di mano il contenitore di liquidi pop e se ne versano in abbondanza tra gli ingredienti noise (“Instrumental Song”).
Per chi conosce Pistolesi, questo disco non è una sorpresa ma una solida conferma.
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La recensione Anytime di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-03 19:12:56
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