Ci sono gruppi che hanno reso il loro marchio di fabbrica il loro suono, altri le loro liriche, sì insomma i testi o altri ancora il modo di porsi sul palco. Gli Shadoworld appartengono ancora a una tipologia differente: sono un gruppo atmosferico. Per comprendere questo aggettivo che abbiamo usato occorre ascoltare, giusto per darvi un esempio concreto, "Neptuno", l'ottava traccia nonché la nostra preferita. Questo pezzo è infatti, letteralmente, un'ode in musica alle atmosfere.
Quello che infatti colpisce, colpisce sul serio, nel brano in questione non sono né (tanto) le sonorità o i testi, ma la somma di questi fattori che, appunto, danno come risultato univoco l'atmosfera. Un'atmosfera proprietaria per la band di Vasto che anche in altri momenti in questo disco ci dimostra di che pasta, di che ottima pasta sia fatta. Non tutto funziona a dovere, tuttavia. Anche se la qualità media rimane alta, molto alta, la parte iniziale dell'album ci ha convinto meno rispetto alla sua conclusione. Quel folk oscuro, comunque, ibridato con la musica elettronica ci affascina sempre molto.
Però è nella coda che sta la magia, la magia vera degli Shadoworld. Anche se, bisogna proprio dirlo in conclusione di questa nostra analisi, a livello complessivo abbiamo davanti un lavoro meritevole di attenzione e ascolti. Giusto perché una bella atmosfera è sempre qualcosa di importante nelle nostre vite no?
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