Quando inizia A secret, la traccia numero cinque di questo Silence dei This Eternal Decay i giochi, almeno per noi, sono fatti. E non solo i giochi ma anche il nostro giudizio, positivo, davvero positivo su questo disco è già tracimato spontaneo da noi, visto che la band di Roma ha costruisco un lavoro veramente ben fatto. This Eternal Decay è un ottimo album innanzi tutto perché è solido, è suonato molto bene e, senza preoccuparsi di sembrare troppo ortodosso, riecheggia esattamente della corrente musicale d'appartenenza. Come coordinate, infatti, siamo nel bel mezzo di un regno oscuro e pieno di nubi in cui l'inno nazionale è industrial mischiato alla new-wave più dark. Certo non pezzi così rassicuranti, visto il periodo storico, si potrebbe anche affermare con buona cognizione di causa, no?
Tuttavia, perdonateci, se a questo giro tralasciamo la contingenza dell'oggi per alzare lo sguardo verso il nero e le nuvole del cielo. Già, perché in pezzi come Ghost, per esempio, questa cupezza, questa cappa che incombe sulle nostre teste e quella linea dell'orizzonte che non porta grandi speranze, a noi piace, piace un botto. E non è semplice gusto per il rovinismo, visto che il Settecento è passato da un pezzo e noi non siamo certo dei lord inglesi alle prese con il Gran Tour dell'Italia? Eppure, anche senza portare nappe e culottes (no, non quelle che pensate voi), siamo davvero rimasti estasiati da questi quadri in musica, lugubri e pittoreschi, offertici dai This Eternal Decay.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.