Cinque canzoni in grado di dilaniarci e allo stesso tempo farci sperare, testi struggenti accompagnati da riff prepotenti
Ancor prima di iniziare a parlare di questo disco volevo spendere un paio di parole sulla Supernova Dischi, neonata label fiorentina in grado di spaziare tra i generi, ma sempre capace di proporci giovani band con uno stile ben definito e un futuro interessante (tra gli altri, vi ricordiamo Flawed Guy di Ethan). Anche Versilia, il primo ep ufficiale dei Maree, rientra in quest’ottimo calderone.
Il debutto discografico della formazione pratese è un lavoro piacevole e interessante, seppur non connotato da quella voglia di strafare che contraddistingue le opere prime. Il troppo stroppia, non in questo caso, cinque tracce studiate a puntino che mettono in luce un sound, non particolarmente innovativo, ma estremamente riuscito, personale. Cinque canzoni in grado di dilaniarci e allo stesso tempo farci sperare, testi struggenti accompagnati da riff prepotenti, il termine di paragone più prossimo è sicuramente l’emocore dei Fast Animals and Slow Kids. Una crasi riuscita tra la versione più cupa dei Joy Division e quella più incazzata dei Timoria (senza esagerare eh), un ep che si libra con leggiadria tra allusione cantautoriali e disparate influenze alt-rock di matrice internazionale.
Cinque brani che ci fanno sognare lucidamente in una sorte di California Dreaming provinciale, in salsa toscana, cui la Versilia rappresenta l’orizzonte ideale, l’eden fisico e musicale per la band. Dove tutti vorremo incontrarci per assistere a un loro concerto senza irritanti barriere di plexiglass a dividerci. Bravi.
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La recensione "VERSILIA" (EP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-16 15:38:00
COMMENTI (3)
@gzrx3v anche a me sembra la stessa canzone
bello EP... però mi piacerebbe sapere se Stagione e Apnea sono due canzoni differenti oppure no, perchè a me suona sempre la stessa...
Bravi, ricordano i Fine Before You Came.