Alessandro Cuomo, in arte FLWR realizza "Stare" un disco molto particolare. Particolare per tre ordini di motivi. Il primo, che è anche quello più evidente, è che abbiamo davanti un disco che è una sorta di concept-album hip-hop, dove ad ogni pezzo corrisponde un colore. In questo modo, abbastanza semplice certo ma anche efficace, Cuomo aka FLWR riesce a donarci tantissimi spettri e declinazioni della propria visione del mondo. In secondo ordine quello che ci ha colpito e interessato di questo disco è la qualità della produzione. Ecco, proprio su questo vogliamo soffermarci. Infatti più che i testi, buoni ma, specie verso la fine del disco qualche tema si ripete, non eccezionali, quello che ci ha veramente fatto gioire sono la qualità dei suoni proposti. In tal senso "Rosa" è di gran lunga la traccia che abbiamo trovata più congruente.
Il misto di hip-hop ibridato con sonorità urban e elettroniche dona un risultato di grande gusto e funziona anche dopo una serie di ascolti ripetuti. E adesso arriviamo al terzo aspetto che ci intrigato di questo lavoro: ovvero la strategia di comunicazione sviluppatasi intorno a esso: ovvero la strategia della waterfall. Ma lasciamo che sia lo stesso lo stesso FLWR a descriverla come "una strategia discografica che prevede l’aggiunta di pezzi all’interno dell’album sulle piattaforme digitali che via via si va componendo fino alla pubblicazione del totale delle tracce". Un metodo molto interessante che, perché no, potrebbe essere anche ripetuto in futuro da altri nomi della scena.
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