A metà strada tra un registro degli esercizi e un diario segreto scopriamo il mondo intimo di Doug Thomas.
Come fa un compositore a comunicare il mondo che reca con sé? Diciamo che è un po' questa la domanda principale che muove l'intero Studia (Vol.1) di Doug Thomas. Thomas è infatti un compositore autodidatta e si autodefinisce anche "pianista autodidatta". Tuttavia, almeno per Studia Vol.1, non è questo il punto dato che i brani contenuti in questo disco sono stati eseguiti dal pianista italiano Angelo Villari. Quindi, partendo dal presupposto che non giudicheremo l'esecuzione ma la composizione, torniamo al discorso iniziale. Che tipo di pezzi sono quelli contenuti in questo album? Beh, sono a metà strada tra gli esercizi di composizione che si suggerisce il titolo stesso (e anche i titoli dei brani) e dei piccoli ma, almeno a nostro giudizio, squarci nell'intimità di Doug Thomas.
Thomas, anche per il suo percorso di studi irregolari o, quantomeno, sui generis, ci appare qui infatti in modo del tutto non convenzionale, quasi a nudo, quasi come se volesse mostrarsi esattamente per quello che è: un essere umano appassionato di musica, amante del piano e di creare attraverso di esso una materializzazione più concreta delle sue fantasie. Non sempre ci riesce, anche perché non è un esercizio facile. Ma, appunto, in questi esercizi si possono cogliere, qua e là, ottimi segnali. E si può carpire anche un grande insegnamento: mai smettere di studiare. E di sognare, pure.
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La recensione Studia (vol.1) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-09 08:08:20
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