L'esordio di Dionisia Cassiano è un esperimento fusion a metà fra jazz e pop sofisticato
Unexplored Land è il primo album solista di Dionisia Cassiano, pugliese, classe ‘87, una vita fra conservatorio, palchi e progetti musicali intorno a varie sfumature del jazz. Coerentemente con questa formazione, l’esordio di Dionisia su testi e musiche scritti di suo pugno viaggia su varie declinazioni del jazz, un sound abbastanza moderno portato avanti da una formazione a sei, con chitarre, tastiere e ottoni, in cui forse si sente giusto un po’ di mancanza di bassi. La vocalità di Dionisia però raccoglie anche una naturale tensione verso melodie dal sofisticato sapore pop e rock; così, anche all’interno dello stesso brano, si trovano accostate melodie easy-listening e strutture strumentali quasi free (Slow Collapse), refrain e giochi sincopati di ritmica e ottoni (Unexplored Land Reprise). Una tendenza che si trascina dietro incursioni nell’elettronica (la ritmica dal sapore post-punk dell’accattivamente What I Feel), o dell’ambient (la strumentale Interlude) dando ad ‘Unexplored Land’ un’attitudine a tutti gli effetti fusion. Più dell’approccio virtuoso e nettamente rock oriented che solitamente associamo alla definizione fusion, qui siamo dalle parti degli incroci fra jazz e sonorità più contemporanee e orecchiabili. Per trattarsi di un esordio in un filone dove non è facile distinguersi, ‘Unexplored Land’ mostra già una bella dose di personalità, con probabilmente ancora un po’ di spazio per crescere in incisività.
---
La recensione Unexplored Land di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-17 22:15:27
COMMENTI