Assieme ai Fratelli Barrano intraprendiamo un viaggio nello spazio profondo
Memory Recall of a Replicant Dream a livello di idea, costruzione sonora e collegamenti tra dato musicale e dato intellettuale, è una delle opere più interessanti degli ultimi mesi. Ve lo vogliamo dire così, senza neppure passare dal viva, per significare con forza quanto abbiamo apprezzato il lavoro dei fratelli Barrano aka Aspic Boulevard. Gli Aspic Boulevard infatti hanno realizzato un disco sicuramente non semplice ma anche bello, bellissimo da esplorare. Abbiamo utilizzato il verbo esplorare perché è dannatamente calzante in considerazione del fatto che pezzi come Urania, la fighissima decima traccia, donano proprio questo sapore di viaggio siderale praticamente sin dal primo secondo.
Per quanto concerne la cura e la ricerca dei suoni siamo davvero ad alti livelli, come conferma anche M42 Nebula e anche altre canzoni all'interno del disco. Un disco molto ma molto denso, ricchissimo di spunti e di rimandi anchecinematografici. Quasi inutile dirvi che non soltanto lo abbiamo amato esplorare ma, ve lo confessiamo, ci siamo anche divertiti un mondo a perderci dentro. Già perché non c'è spazio profondo senza, almeno un poco, di perdizione, in tutti i sensi. Ed ecco allora che tra un rock psichedelico e altri momenti più digitali da space-opera progressive, il lavoro dei fratelli siciliani ha davvero il respiro della grande opera interplanetaria. Siete pronti a perdervi pure voi?
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La recensione Memory Recall of a Replicant Dream di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-13 00:00:00
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