Quattro tracce fatte in cameretta per spezzare il silenzio: Rino si presenta con un bell'ascolto
Si presenta con un extended play da quarantena l'artista veneto che si lascia chiamare semplicemente Rino: “Suoni Distorti” è un modo per non stare con le mani in mano, congelando provvisoriamente i progetti principali con gli artisti garuda160 senza per questo chiudersi nel silenzio.
Quattro brani che ci regalano una visione abbastanza intima del vissuto di Rino: suoni “da cameretta” e produzione lo-fi fanno da sfondo a tematiche personali, che coerentemente al piglio di questi giorni partono con un mood soft-depresso per poi esplodere nel delirio finale di bassi da pappone chiamato “Volevo fare il trapper”.
Non ci sono tante pretese, ma buone basi per gli inediti che verranno: “Assaggio” è un termine che ben si presta a descrivere questo mini album, ma è anche la traccia probabilmente più interessante ed i cui parametri artistici meritano di essere approfonditi. Forza Rino, prima o poi questa quarantena finirà!
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La recensione suoni distorti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-18 03:42:00
COMMENTI (3)
@GiandomenicoPiccolo grazie :)
@mdrin0 modificato :)
i garuda160 non sono producer ma cantanti