Be.Holders è un duo elettronico, la loro creatura si chiama: "Default", un lavoro formato da otto tracce che spaziano per genere e immaginario
Be.Holders è un duo elettronico, la loro creatura si chiama: "Default", un lavoro formato da otto tracce che spaziano per genere e immaginario dai risvolti cupi e intimisti.
Richiami tra post-punk e art-rock, scie di ambient e lo-fi. Ascolti pieni di nostalgia, caricati da un sound che sa quando spingere e quando restare più morbido.
Guitars & synth a cura di Davide Santandrea che vanno ad abbracciare la cultura inglese anni '90, sperimentazione e artificio, per ricorrere ad un nuovo suono. "Mosquito" è la traccia che convince di più sia per intenzione che per sound, serrato, ben scandito e coinvolgente.
I testi, tutti in inglese, riflettono la condizione dell'uomo moderno, una sorta di flusso di coscienza, dove la parola chiave è evasione da una società in cui non ci si riconosce più.
"Default", implode ed esplode, tenta di andare oltre gli schemi standard della canzone verso forme musicali più complesse e ambiziose, avvicinandosi alla sensazione di rock inglese, un progetto che ha al suo interno riferimenti psichedelici piuttosto lucidi, un progetto in linea con quella che è l'identità dei Be.Holders.
Trip mentali a metà tra sogno e incubo, intenzioni suggestive, pennellate di colore donate dal registro vocale di Francesco Rossi.
"Default", dimostra di essere un album dalla struttra solida.
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La recensione Default di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-30 00:00:00
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