Un disco che naviga su acque chete inanellando momenti troppo soggettivi per attirare l’interesse altrui e dare originalità al percorso
Canzoni intime e soggettive, nate evidentemente in situazioni personali ricche di passione o durante un viaggio introspettivo tra i ricordi che tornano a galla e la malinconia che li accompagna, composte per fermare questi attimi nella memoria, un po’ come quelle fotografie di famiglia scattate senza le minime competenze di inquadratura, bilanciamento, messa a fuoco eccetera ma fondamentali per immortalare i giorni speciali e i momenti da ricordare, che poi vengono incollate alla meno peggio su un album riposto nel cassetto e pronto per essere sfogliato di tanto in tanto. Questa è l’impressione che si ha ascoltando “Considerando la notte”, il nuovo disco di SospesoA, al secolo Andrea Rizzo, inciso come i precedenti in maniera volutamente lo-fi. Non è tanto la qualità delle registrazioni però a risentire della vena amatoriale del nostro, quanto i loro contenuti, troppo concentrati sul suddetto “album di famiglia” per poter risultare davvero interessanti per chi a quella famiglia non appartiene. Tra il romanticismo annoiato dei testi, le interpretazioni vocali prive di colore e gli arrangiamenti che propongono una serie di soluzioni piuttosto semplici e di routine, questo disco offre ben poche ragioni per essere ascoltato al di là della cerchia intima del suo autore, che naviga troppo su acque chete, lasciandosi trascinare dalle correnti, senza dare alcuna originalità al suo percorso.
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La recensione Considerando la Notte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-28 11:00:38
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