Primo disco full-lenght dei Moscow, gruppo noise emiliano, dopo l'EP del 2018.
Esce finalmente il primo disco full-lenght dei Moscow, gruppo emiliano di chiara ispirazione noise-rock. Nel 2018, con l'uscita del Moscow EP, il gruppo aveva creato una certa aspettativa, rinforzata dal tour, che sarebbe durata fino al 2020, anno di pubblicazione di Coward.
È un disco per certi versi multiforme, che approda in vari scenari con una certa disinvoltura, che riesce a stupire l'ascoltatore traccia dopo traccia.
È un disco gridato, straziante, che contiene più di una sporadica incursione nel punk, più per attitudine che per sonorit: non che manchino le sonorità punk, s'intende.
Ma Coward è sicuramente qualcosa di diverso dal punk, così come è diverso dai precursori del noise. I Moscow si sono dimostrati in grado di scrivere un disco capace di mantenere alta la tensione durante tutta la durata dell'album. Ha un suono potente e arrabbiato. C'è tantissimo basso e la chitarra va dove vuole e fa quel che vuole. Splendida la voce, in grado di sostenere un reparto strumentale iperaggressivo come quello di Coward: sussurrata, gridata e con qualche incursione che rasenta lo scream.
Senza dubbio un disco eccellente, ben suonato e pieno di carattere. Qualcuno direbbe che è un disco di nicchia e che potrà piacere a pochi, ma questo, forse, è problema dei molti.
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La recensione Coward di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-05 21:59:54
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