Santo Niente
'Sei na ru mo'no wa na'i 1998 - Rock, Indie, Alternativo

'Sei na ru mo'no wa na'i

Canzoni di rabbia, infiammate, sincopate riempono la seconda prova del Santo Niente dal titolo impronunciabile. Umberto Palazzo adesso comparecome semplice membro del Santo Niente, in una prova matura piena di grinta suonata con strumenti calibrati al 100%, poche sbavature ed imprecisioni.

"120/130" e' uno dei brani piu' trascinanti dell'intero lavoro. "Maelstrom" invece sembra rifarsi agli White Zombie di "La sexorcisto"trascinante e sporca, alienante e ripetitiva. Il Santo Niente non ha nulla a che spartire con molti dei loro colleghi del Consorzio, i testi sono in Italiano, ma la musica ha molto di americano in bilico fra Iggy Pop edappunto gli White Zombie. Gli arrangiamenti sono molto curati nella loro linearita' e colmano certe lacune riscontrate nella composizione dei pezzi come in "Pornostar". "sei na ru mo' no wa na'i" e' piu' melodica dei precedenti pezzi ma moltopersonalizzata, infatti dopo averli visti dal vivo in una dimensione piu' morbida, saprei riconoscere subito Il Santo Niente, anche quando il cantato diventa straziato come un nostrano Tom Waits che farfuglia in giapponese. "Fiction" con un ritmo alla Primus per via del basso montato offre spunti interessanti per il testo.

Un disco potente anche se i musicisti avrebbero dovuto spingersi in altre direzioni musicali, ma senz'altro hanno gia' cambiato strada come hanno dimostrato dal vivo. Una nota di particolare merito va ai testi, diretti ed urbani, stradaioli e malati forse fra i migliori delle nuove bands italiane.

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