‘We&Mr.Muddy’ è il nome del primo EP dei Dish Fillers, e già il nome è una dichiarazione di intenti, ma soprattutto di amore. In particolare per Muddy Waters ma soprattutto per quello che rappresenta, come nome di spicco nel pantheon personale di ogni amante del blues. La cosa divertente da scoprire, però, è che non siamo davanti ad un disco di amanti del Chicago sound o del delta blues, o meglio sì, ma non solo: il trio è formato da Nicolò ‘NicoFuzz’ Cesano e Roberto ‘RobbiMaktub’ Ausenda, produttori e musicisti, e da Garo, mc; il loro esordio è un disco essenzialmente rap, con un forte elemento conscious, buone rime e un vocabolario attento. Alle basi, però, un mix di blues suonato e sample di black music, dai moanin’ blues al gospel, con un risultato a momenti più funkeggiante (Colpa mia), a volte più cupo (la claustrofobica Fatica Blues). Non se ne sente molta di musica così in giro dalle nostre parti, ma se dovessimo azzardare un paragone potrebbe essere con Jesus Blues, pezzo non troppo conosciuto di Murubutu. Del resto, anche se la poetica qui è completamente diversa, qualche raccordo con le canzoni del Professore lo troviamo anche nel timbro di Garo, e in una certa cura nel confezionare barre. I Dish Fillers hanno una scrittura accessibile ma ricercata e un sound leggero ma non superficiale, che stupisce con una fusione semplice ed intelligente fra il rap su basi suonate e la cultura del beat sampling-oriented, carburata a suon di immersioni nella storia della black music. Dopo ‘We&Mr.Muddy’ i tre hanno continuato a rilasciare singoli a spron battuto, ma li aspettiamo alla prova con un lavoro più lungo e strutturato.
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