Clownfish OUCH! 2020 - Trip-Hop, Strumentale, Hip-Hop

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Buona prova d'ascolto per Clownfish, il nuovo disco richiede tempo e disposizione mentale ma non delude

Attivi da dieci anni e con una discografia bella corposa alle spalle, i pugliesi Clownfish tornano a farsi sentire sul finire di lockdown con un nuovo long play autoprodotto, intitolato “OUCH!”.

Mai come in questo caso, è perfetto dire mettiamo le mani avantila copertina del disco precedente aveva un sentore artistico nettamente più interessante. Superate le questioni squisitamente visive possiamo concentrarci sulle dodici tracce: l'elaborato complessivo è formato da brani di matrice univoca ma eterogenea negli sviluppi; incursioni jazz che incrociano il trip-hop, beatmaking da hip hop e vocalizzi formano una miscela dove ogni elemento gioca la sua parte cercando di non invadere il perimetro degli altri.
Non è facile mettere ordine in questo marasma, e forse la bando originaria di Foggia non ha proprio questi specifici interessi: l'approccio dada alla musica lo si apprezza anche nelle scarne note che presentano il disco. Interessante il ritorno, lungo tutta la tracklist, della title-track “Ouch!”, frammentata in molteplici episodi che formano in totale quasi 19 minuti di registrazione in studio.

In generale, Clownfish prosegue nella sua linea artistica fatta di caleidoscopica psichedelia, di volta in volta la messa a fuoco appare sempre maggiore e l'attuale release si propone come un ascolto che di sicuro non delude. C'è bisogno di tempo e sentirsi mentalmente disposti ad un ascolto che richiede (a buon merito) attenzione, ma l'oretta in compagnia di questo elaborato garantiamo che è un buon investimento.

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La recensione OUCH! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-04 01:23:24

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