Molto più di un semplice omaggio alla storica band partenopea, questo disco fonde poesia, rock d’autore e psichedelia in un impasto senza tempo
Semplicemente “UNO”, un disco, uno solo, che possa lasciare ai posteri una testimonianza, sicuramente lacunosa ma concreta, di quanto fatto dai Gatti Distratti Dalla Luce Negli Occhi durante la loro breve ma fulminante vita, per far riascoltare, a chi c’era, o conoscere per la prima volta, a chi non c’era, la musica dello storico combo napoletano da cui si sono sprigionate poi diverse collaborazioni ed esperienze artistiche lungo tutto lo Stivale, come il collettivo la Mescla, il Food Sound System con Donpasta o ancora le collaborazioni con i PGR all’inizio del nuovo millennio. “UNO” è insomma il primo e unico disco dei Gatti Distratti Dalla Luce Negli Occhi, che sono stati una luminosa meteora apparsa all’improvviso nel cielo del rock partenopeo ma la cui scia ha sparso fertilissimi semi nella musica tricolore.
Caldeggiata da Ginevra Di Marco (qui presente anche come featuring nella title-track) e da Francesco Magnelli dei PGR, la pubblicazione di questo disco può sembrare quindi prima di tutto un’operazione dovuta e necessaria per ricordare la band e immortalarne le canzoni su disco, nonché per rendere omaggio al compianto Davide Munno, voce, chitarra e penna principale della formazione, prematuramente scomparso nel 2016, ma la caratura dei dodici pezzi che compongono questo LP prende ampiamente le distanze dal semplice e melanconico amarcord.
Rinfrescato da sonorità figlie dei primi due o tre lustri degli anni zero, il rock d’autore degli anni 90, con le sue inflessioni prog e l’afflato psichedelico, conduce infatti le canzoni dei GDDLNO lungo una strada a ritroso tra le emozioni del passato che tornano a galla ancora intatte, vibranti di ricordi ma anche proiettate nel futuro, ovvero il nostro presente, nel quale questi brani si trovano perfettamente a loro agio, mostrandosi freschi e attuali come solo i classici sanno fare. La poesia dei testi fa il resto, per un album di cui, pur non essendone consci prima di ascoltarlo, sentivamo il bisogno.
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La recensione UNO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-24 18:20:02
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