Carattere swing e venature jazz per cinque brano che hanno carattere e creano atmosfera. Interessanti i Colfischiosenza.
Attivi da diversi anni, che hanno permesso di rodare la formazione e creare un linguaggio musicale condiviso ed univoco, i Colfischiosenza approcciano la prima prova discografica componendo inediti in studio di registrazione: il titolo dell'opera prima è l'autoproduzione “Anelo al Nobel”.
Cinque brani che demarcano il perimetro artistico della band pugliese: da un nome così, è indubbio, ci si può aspettare di tutto, ma l'ironia ed il richiamo alla commedia italiana si concretizza quale filo conduttore presente nei testi, mentre sulla dimensione musicale abbiamo a che fare con un album jazz e swing attualizzato agli anni '20. Il perché è presto detto: i cinque elementi (coadiuvati da guest) hanno interiorizzato la lezione di Vicinio Capossela ed alcuni episodi di Lucio Dalla intagliando una forma pop che ammicca con efficacia l'orecchio degli ascoltatori. Per certi versi, la teatralità cantata e suonata ricorda, in ambito più alternativo, i Nobraino, ed il frontman Ciccio Bianco è da incoronare re della cantina di questa cricca che fa un puro stile di vita il raccontare episodi di vita senza dare pausa al movimento di fianchi e spalle.
Il parere definitivo è senza dubbio di avere tra le mani un disco piacevole, che si lascia (ri)ascoltare e crea una bella atmosfera in linea con la primavera che ci troviamo a vivere. Perché in cinque brani viene sintetizzata l'importanza di fare swing nel 2020, ed allora avanti così perché diventa lecito attendere ulteriori sviluppi!
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La recensione Anelo al Nobel di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-23 00:19:37
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