Un cuore umano per un disco robotico
Tutto ruota e si sviluppa da "Robot Song" la seconda traccia di questo "Space Amplitude" di IcoS. Il produttore musicale torinese infatti mette in campo tutta una serie di suoni, arrangiamenti e costruzioni soniche che si lasciano ascoltare anche da chi non ha un orecchio così allenato a questo tipo di componimenti. Componimenti per lo più strumentali, quindi che, almeno all'apparenza, potrebbero risultare pesanti no?
Eppure IcoS supera a piè pari questo rischio inserendo sempre, nelle quattro tracce che compongono il suo lavoro, quel minimo sapore pop che comunque si sente nel mare magnum dell'elettronica lo-fi che lo contraddistingue.
Ecco allora che l'ep è davvero molto gradevole, con punte di grane raffinatezza come la già citata "Robot Song". Adesso però viene il bello per IcoS. Infatti il torinese ormai ci ha fatto ascoltare di che pasta sia fatto e quindi è arrivato il momento di giocare la sua partita su un tempo più lungo. Un disco insomma intero e integrale, in cui possiamo anche sorprenderci per qualche direzione inattese che la sua musica potrebbe prendere. Al momento, con un un cuore umano per un disco robotico, il torinese ci fa ben sperare per il futuro. Fin da ragazzi abbiamo letto libri di fantascienza e racconti di cibernetica: e di sicuro non smetteremo a farlo ora!
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La recensione Space Amplitude di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-25 08:16:28
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