L'emergenza Coronavirus ci ha ricordato che viviamo in un mondo Aspro e che ci troviamo a navigare tra Asperità: ora più che mai, quindi, dobbiamo essere Aspronauti, da Milano all'Aspromonte. Il cantautore indie Alessio Luise in arte Luisenzaltro introduce i suoi elementi di Aspronautica e Asprofisica “asproposito”, con una lacrima e un sorriso, portando così avanti la sua esplorazione della condizione umana.
Dopo la macchina del tempo introduttiva de "L'era che era", il brano "Prevedibile" mette già in evidenza i giochi di parole, l'arguzia e l'originalità tipici della scrittura di Alessio Luise mentre in "Bluaspro" emergono anche la sua sensibilità e profondità: "Con tutte queste cose campate per aria, ci siam dimenticati le cose per terra. Facciamo le cose per terra, così non ci cade più niente...", recita il testo.
Seguono la psichedelia di "Cadauno", le contraddizioni di "Ci sto dentro solo quando sono fuori", la ballata delle contrarietà del "Contrario", le riflessioni di "Catastrofisica", i problemi d'amore di "Problemabilmente" e i pensieri di "Bacchette cinesi". "L'aspromanticismo", "Condimenticandosi" e "Presente" spiccano per ispirazione e creatività. La chiusura dell'album è affidata al rompicapo del "Ci mancherebbe altro".
Le canzoni d'autore del disco Aspronautica scorrono piacevolmente elettroniche, sperimentali e comunque pop. Sì ma quindi che genere suona Luisenzaltro? E' semplice, lui fa il Cantautoraltro, unico e irripetibile.
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