MondorivieraIl Tempio degli Uomini Granchio2020 - Lo-Fi, Psichedelia, Elettronica

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Creatività pura (e tanta, tantissima psichedelia) per "Il Tempio degli Uomini Granchio"

"Mi sono ispirato alla musica in perenne e coinvolgente metamorfosi di Spencer Clark e James Ferraro, che hanno avuto un’influenza mostruosa su di me e hanno contribuito a rinfrescare il mio immaginario”. Quando abbiamo letto questa frase di Lorenzo Camera per descrivere la sua nuova avventura sonica Mondoriviera e segnatamente il suo primo disco, "Il Tempio degli Uomini Granchio" non potevamo proprio non interessarci tantissimo. Già perché qui siamo davanti ad un vero e proprio viaggio nella creatività e nella super-psichedelia elettronica dove le tracce strumentali dell'album perfettamente si sposano con quanto riportato poco sopra.

E allora è tutto un fluire di echi di mondi lontanissimi eppure presenti, di glitch elettronici che ci fanno sussultare sulla poltrona o sulla sedia di plastica sui nostri balconi di città. Prendiamo, ad esempio, "Legate Lanio", la canzone numero sette. Si tratta di una sorta di cavalcata nella psichedelia più pura dove Camera è assolutamente libero non solo di sperimentare ma anche di divertirsi un botto facendolo (cosa che non sempre accade in queste latitudini).

Perciò è bello lasciarsi coinvolgere da questo gioco di creatività e di azzardi negli arrangiamenti. Non c'è paura ma solo amore per spostare sempre un po' più in là l'asticella della propria "follia" artistica. Per noi davvero bellissimo! 

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La recensione Il Tempio degli Uomini Granchio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-05 00:00:00

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