"Let's Talk About Penguins" dei Rodeo Clown è un disco molto particolare. Innanzi tutto, pur non giudicando, come diceva il poeta, "la bontà di un componimento con il perticone persiano", abbiamo davanti agli occhi e alle orecchie un vero e proprio album-fiume. Sono ben trentasei, udite udite, le tracce qui presenti: roba che, al giorno d'oggi, si sarebbero potuti tirare fuori almeno tre dischi interi e un ep di teaser viste le lunghezze medie. E invece no, la band surf-punk-rock da Sassari realizza un vero e proprio long-play con tantissimi spunti dentro. Spunti che, occorre dirlo, non sempre sono ben finalizzati, proprio per questo effetto "mare magnum" ma che , il più delle volte, non solo si lasciano ascoltare ma rivelano una natura sfaccettata, ricca e diversificata. Per questo proprio non possiamo non citare "On My Own Way". La canzone numero ventisette è, almeno per noi, la migliore dell'intero bouquet perché riesce a donare tutta la possanza del gruppo sardo.
Un gruppo che non è solo muscoli ma anche poeticità nel fare musica e gioia nello stare insieme. Qui, poi, tra l'altro, c'è anche una vena quasi di musica etnica che abbiamo apprezzato grandemente, anche dal punto di vista degli arrangiamenti. Ecco magari non avranno il dono della sintesi ma i Rodeo Clown suonano benissimo assieme. Questo oggi ci basta e quando al minuto 1.19 "On My Own Way" parte "veramente", con quel tiro lì pazzesco, non possiamo che alzarci in piedi sulla sedia e, un po' come se fossimo su quel balcone dell'Undead Burg a Lordran, "lodare il sole".
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.