Disco clausura di Momo Riva, produttore polistrumentista scritto interamente durante il periodo di Lockdown
Prendete un producer polistrumentista, chiudetelo in casa per due o tre mesi, così da salvaguardare la sua e la nostra salute, dategli giusto la possibilità di uscire ogni tanto a fare un po' di spesa e voilà, alla fine di questo periodo di quarantena avrà inciso 44 tracce e, nel suo piccolo, contribuito a limitare i contagi e arginare la pandemia.
Di queste 44 tracce Momo Riva, questo il nome del nostro producer polistrumentista, ne sceglierà poi 16 e le inserirà in un disco dall'emblematico nome di Lockdown.
Un disco multiforme, pieno di carattere e di sfaccettature interessanti: si può ascoltare praticamente qualsiasi genere musicale e mai si sente un brano fuori posto: tutto ha un senso in Lockdown e niente è fuori posto.
Ci sono i bassoni che aprono Mission, c'è la strumentale di ispirazione drum and bass di Another Life, o il ritornello di All Alone che potrebbe quasi sembrare ska. C'è Move, dalle percussioni ipnotiche che girano in loop e Nah nah nah coi suoi giri di chitarra e basso. Quel che non c'è è la banalità e la voglia o la tendenza di farsi inquadrare in un genere musicale solo. Il disco sfugge a qualsiasi definizione e trova in questa originalità il suo spazio e la sua ragion d'essere.
Quel che convince forse un po' meno è la voce, sempre molto effettata che toglie autenticità ad un progetto che, in ogni caso, rimane assolutamente valido.
---
La recensione Lockdown di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-13 18:16:33
COMMENTI