Alberto Nemo: Opus XXIX
Opus XXIX è l'ennesimo capitolo del progetto enciclopedico del cantautore e compositore veneziano Alberto Nemo, personaggio con un numero ormai impressionante di pubblicazioni tra il 2019 e il 2020 e con l'intenzione di allargare sempre più gli oceani culturali da cui attingere a piene mani per dare vita alle sue opere.
Molte canzoni presenti in questo lavoro sono già in rete, sotto forma di tributi cinematografici e letterari (sotto il nome di Sonore Colonne) di cui provano a restituire impressioni e sensazioni nemizzate e stravolte; altre sono invece frutto di pensieri originali, meno presenti nei lavori precedenti ma che ora pian piano iniziano a prendersi una fetta maggiore dell'enorme torta di cui fanno parte. Non più solo cover italiane del passato e del presente ma appunto brani inediti o ispirati a cinema e letteratura, come ad esempio "Se la nebbia svanirà" tratta da Potessero le mie mani sfogliare la luna di Federico Garcia Lorca. Le atmosfere sono sempre molto suggestive e ipnotiche, ma ci sono brani che provano anche a cambiare leggermente strada, come dimostrano i synth a la Battiato di "Si continua a fingere" in apertura del disco. Si confermano invece le folli digressioni vocali a cui Nemo ci ha ormai abituato (ascoltare il finale di "Amen) con tutto l'immaginario oscuro e claustrofobico che si portano dietro.
Ancora una volta, quindi, abbiamo a che fare con un ottimo lavoro di cantautorato personale e fortemente caratterizzato dall'anima artistica del cantautore. Stavolta però, in maniera maggiore che nei recentissimi e precedenti lavori, la vena artistica si ritaglia uno spazio più ampio in termini di originalità e strizza efficacemente l'occhio ai mondi culturali che sono al di fuori di quel grande dizionario della storia della musica italiana al quale ci stava (forse troppo) abituando.
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La recensione Opus XXIX di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-13 09:23:48
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