Che cosa rende una proposta musicale una proposta propria e personale? Fondamentalmente tre ingredienti: sonorità più o meno riconoscibili, testi abbastanza particolari da cogliere la nostra attenzione e, soprattutto, un'idea di fondo della musica. Ecco, questi tre fattori si rintraccia con grande facilità nei SUPERFLUUUO che con "Super-ep EP" ci hanno particolarmente stupito. Ci hanno stupito perché abbiamo davvero apprezzato il loro misto di pop e lo-fi ibridato con una elettronica gommosa corredata da ritornelli-killer che si sono immediatamente appiccati al nostro cervello. La band laziale riesce così a donarci una formula proprio di musica senza però suonare "troppo" personale. Ci sono infatti echi dei Pop X, ovviamente, e anche di altri artisti del giro ma, sempre, riletti e rimasticati in chiave proprio.
Prendiamo, ad esempio, "Riviera" la terza traccia. Se fossimo in ambito accademico questo pezzo potrebbe essere preso sul serio come sorta di canzone-manifesto del "SUPERFLUUUO-movimento". Ovvero un riuscito mix di malinconia e pop colorato, di rimandi digitali tradotti in un lo-fi che rimbalza da una parte all'altra nella nostra stanza per poi arrivarci direttamente nel cuore grazie a testi solo all'apparenza banali. Ecco il gruppo laziale ci insegna, sempre divertendosi un mondo, come "un altro pop" è possibile ed è puro bello ci sia. Teniamoli d'occhio i SUPERFLUUUO: perché, almeno parlando del 2020, sono tra i gruppi che più ci hanno colpito per la sapienza con cui hanno saputo creare un mondo. Magari piccino picciò, come quelli di Polly Pocket o Mighty Max, ma perfettamente funzionante.
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