"Killer Rabbit" è il nuovo album electro dance e techno di AVG, creativo, fotografo, designer e musicista dal nome e dall'identità sconosciuti, come fosse il Liberato dell'elettronica: il disco propone 15 tracce di psichedelia acida, i cui titoli prendono spunto da "alcune delle più letali 'esperienze' in fatto di droghe". Non è un caso che l'immagine di copertina mostri un teschio sfigurato con una corona di spine sul capo e con uno spinello appoggiato tra quello che resta delle labbra.
Dopo i due file introduttivi, "Insight" dà ufficialmente il via a un trip interiore electro-rock: la prima tappa è la "Synesthesia" con la contaminazione della percezione dei sensi. L'overdose elettronica continua con "Cobret" tra gli scarti di eroina e oppio venduti dalla Camorra e con "Doet" tra sostanze chimiche allucinogene. Intanto le sirene delle pattuglie sfrecciano nei vicoli notturni della città alla ricerca degli spacciatori di "Microdot" e di altre compresse di LSD.
In seguito all'interludio "#14", la ricerca nei meandri dello sballo si fa esotica nell'amara vegetazione e nella fauna psicotica di "Acorina", si fa poi sempre più lisergica in "Hawk", si fa sintetica in "Venus" e diventa pastiglia in "Killer". A questo punto il "Rabbit" protagonista si è perso e per lui tornare indietro sarà molto difficile ("Reverse"). "Killer Rabbit" di AVG è sicuramente un viaggio elettronico "stupefacente".
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.