Viamedina s/t 2005 - Etnico

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Tradizione partenopea e non solo. Viamedina profuma di culture e tradizioni diverse che caratterizzano ogni singola traccia. Si, perché via medina è una strada di Napoli a ridosso del porto, da sempre punto di incontro di genti diverse. Viamedina, il gruppo, parte proprio da Napoli ma ha larghi orizzonti che abbracciano altri posti e altre musiche.

Un album caldo, carico di pathos, di memorie che palpitano e poesia mediterranea. Danze secolari senza tempo che si affacciano pittoresche, che sembra quasi potere toccare e percepire: se chiudi gli occhi per un attimo vedi qualcuno che le esegue appassionatamente con gonne lunghe ondeggianti, tamburelli e qualcun altro che suona una chitarra battente. Basta notare gli strumenti che compaiono in questo lavoro per comprendere la ricchezza sonora di un progetto variegato, dove folk e tarantelle si intrecciano al tipico canto di tradizione popolare napoletana -a tratti struggente e melodrammatico- dalla grande forza emotiva. La musica disegna un affresco colorato di sentimenti, di terre dove si respirano tradizioni e culture che non si dimenticano come il dialetto impresso anche nelle splendide voci che si alternano a cantare. Terre calienti che trasudano di ricordi che pulsano vitali come ogni nota eseguita con grande trasporto emotivo. L’ilarità della fisarmonica, la magia malinconica di piano e violino: ogni strumento fa gustare sapori musicali diversi che ti accompagnano chi nelle piazze traboccanti di festa e balli, nei balconi briosi, chi in lande balcaniche o latine. Tra tarantelle giulive (come in “Simme li povere”) e canti a squarciagola, a volte irrompe qualche dolce lirica come in “’O viento passa e se ne va”.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-12-22 00:00:00

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