Un viaggio onirico tra inquietudine e fascinazione: buona prova discografica in attesa di ulteriori sviluppi
Arriva dalla Sardegna un duo che si rende fautore di una proposta musicale nata dall'incontro di molteplici generi elaborati attraverso una sensibilità molto personale: Where Orchids Goes To Die approccia il 2020 pubblicando l'autoproduzione del side A per l'extended play eponimo.
Cinque tracce che ci permettono di saggiare il campo d'azione dei due artisti isolani: trip-hop ed elettronica sono le fondamenta di una costruzione del sound in continua rimodulazione tra passato e presente. Ci sono tappeti di drum machines dal vago sapore industrial, melodie scanzonate ed un lirismo che contribuisce a dare la concreta sensazione di addentrarsi in una realtà onirica dove i labirinti artistici possono intrappolare timpani e menti. C'è anche spazio per le parole di Burzum, attraverso il testo di “Des Firmaments”: l'ennesima dimostrazione che Where Orchids Goes To Die sa bene come fregiarsi di molteplici riferimenti che provengono da ambienti molto distanti.
Un prodotto che desta di sicuro interesse, meritevole di seguito: cinque canzoni lasciano delle buone sensazioni in attesa degli ulteriori sviluppi artistici. Il sogno non è finito e c'è bisogno di muovere ulteriori passi nel percorso tracciato attraverso questa prima prova discografica.
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La recensione Where Orchids Goes To Die (Side A) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-19 01:30:07
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