Crossover che parte dal rap per sconfinare nell'emocore: Rapqon ha un'idea musicale eterogenea e lo dimostra nel primo EP.
Rapqon è un giovanissimo rapper (classe '97) di base in Piemonte, precisamente ad Asti, che all'alba del nuovo decennio ed in fase di pieno lockdown ha composto, missato e rilasciato alle pubblicazioni il suo primo extended play, un'autoproduzione che prende il nome di “Playing with paradoxes”.
Sei tracce nelle quali Gioele Fred Greco (questo il vero nome dietro il moniker) mette tutta la propria poetica, sia sul piano delle liriche che delle strumentali: un micromondo variegato, fatto di tematiche anche delicate come il suicidio, la percezione della realtà e la famiglia, racchiusa in un viaggio dove il versante musicale risulta frastagliato in molteplici saliscendi stilistici e switch che racchiudono generi musicali anche distanti. Proprio in questo versante, il lavoro di Rapqon assume contorni preziosi: si parte dall'hip-hop per sconfinare nell'emocore, dalla lingua italiana si superano i confini britannici; tutto sembra in equilibrio che si rimodula in modo costante tra due estremi, dimostrando come l'artista piemontese ci sappia fare in questo gioco coi paradossi.
C'è sicuramente tanta strada da fare e la matrice artistica necessita di essere definita con efficacia: bisogna focalizzarsi sugli elementi migliori e portarli avanti in uno sviluppo che passa necessariamente attraverso la concretizzazione di altri inediti.
Intanto, Rapqon dimostra che si possono ancora fare dei crossover credibili e può funzionare nell'attuale panorama emergente.
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La recensione Playing with Paradoxes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-18 00:14:30
COMMENTI (5)
Sono soddisfatto che questa rivista online abbia recensito un album di un artista promettente, i cui contenuti mi han sorpreso enormemente rispetto il solito standard musicale odierno. Inoltre sembra essere un tipo a posto, proprio come un procione. Per quale motivo non dargli un ascolto?
Artista di grande talento, playing with paradoxes é stata una manna dal cielo durante il periodo di quarantena e non solo
Ho sentito quest’album una volta su marte, passavano InThaHood in radio. Non sapevo fosse arrivata anche qui.
Io trovo sia pazzesco ciò che Rapqon sia stato in grado di creare da solo con le sue forze. Il suo disco denota un sacco di creatività e personalità. A livello tecnico non suona come gli industry-standard, ma di sicuro a livello di sound e originalità non ha niente da invidiare a nessuno
Album pazzesco, Rapqon talento innato. Control con Mark Dast è una hit