Un (buon) esercizio di stile
"Inner frequency" di Daniele De Stasio è un ottimo esercizio di stile. Alle volte non servono troppi giri di parole per descrivere un disco e questo è uno di questi casi. Già perché il lavoro di De Stasio, che si attesta su una qualità media buona, meglio dirlo subito, presenta proprio tutte le caratteristiche precipue di un esercizio di stile, ovvero di una tappa di un percorso in musica in cui è l'idea a dominare il tutto, piuttosto che l'ispirazione per così dire.
E allora in queste sette tracce, uno per ogni chakra, assistiamo a composizioni di natura abbastanza simili, ovvero pezzi sperimentali dal sapore ambient che se probabilmente non saranno così memorabili, sono tutte caratterizzate da una buona cura dei suoni. Quello che per davvero lascia un po' interdetti, in un lavoro del genere, e la finalità ultima e, soprattutto, la possibilità per un ascoltatore casuale di, banalmente, distinguere una composizione rispetto all'altra.
Se infatti, certamente, siamo davanti a un disco coeso e compatto nel comparto dell'ispirazione e della realizzazione musicale, l'anima dei singoli pezzi viene un po' meno e tutto si attesta su una media omogeneità a discapita dell'originalità delle singole tracce. Capiamoci: magari, anzi molto probabilmente, era voluto ma, un po' come in un rosario, avremmo preferito distinguere i singoli rosari che, seppur tutti uguali, possiamo tastarli uno a uno e riconoscerli singolarmente.
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La recensione Inner frequency di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-24 08:34:51
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