Punk rock, punto. Così è (se vi pare). E funziona bene.
Attivi da circa quindici anni e con un bel po' di esperienza concertistica alle spalle, i PDD approcciano il nuovo decennio rilasciando un extended play dal titolo di lombarda genialità: “UmarHell”, con tanto di anziano in copertina.
Il disco, firmato in totale autoproduzione, è composto da sei tracce in piena linea artistica con quanto espresso nel corso dell'intera carriera: punk-rock, a tratti melodico a tratti più serrato. Le tracce lasciano intendere, senza creare troppe commistioni di genere, anche determinati trascorsi riconducibili al mondo dello ska; quello che invece si riesce a percepire con chiarissima lucidità è la robustezza e la coerenza che si trasmette attraverso l'intero ascolto: fare muisca punk è quasi una missione per la band milanese, sicuramente un'attitudine che prescinde da mode e direzioni del momento.
Così è (se vi pare).
Citando Pirandello, cerco la sintesi giusta per esprimere cosa ci si può attendere da questa prova in studio: non ci sono fronzoli e si porta avanti un discorso musicale radicato. Per gli appassionati di genere è di certo un episodio piacevole e convincente, ma c'è la giusta serenità di affermare che anche ai neofiti non dispiacerà.
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La recensione UmarHell di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-01 00:09:05
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